Nivolumab attivo nel carcinoma a cellule squamose del canale anale


Nivolumab ( Opdivo ) è risultato clinicamente attivo e ben tollerato nei pazienti con carcinoma a cellule squamose del canale anale, metastatico, refrattario al trattamento.

Le oncoproteine del papillomavirus umano in sede intratumorale up-regolano le proteine del checkpoint immunitario a eludere i linfociti infiltranti il tumore.

E’stata valutata l'efficacia e la tollerabilità di Nivolumab, un anticorpo anti-PD-1, nei pazienti con carcinoma a cellule squamose del canale anale, metastatico.

Lo studio di fase 2, multicentrico, a singolo braccio, ha arruolato 37 pazienti con carcinoma a cellule squamose del canale anale, metastatico, che erano stati sottoposti ad almeno un precedente trattamento sistemico per tumore avanzato o metastatico.
Di questi, l’86% aveva ricevuto un regime a base di Platino per la malattia metastatica e l’84% era stato in precedenza sottoposto a radioterapia in sede di tumore primario.

A un follow-up mediano di 10.1 mesi, il 24% ( Intervallo di confidenza al 95%, 15-33 ) dei pazienti ha raggiunto una risposta, di cui 2 risposte complete e 7 risposte parziali.
Risposte durature sono state osservate nel 78% dei pazienti che hanno risposto, con una durata mediana di risposta di 5.8 mesi.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 4.1 mesi ( IC 95%, 3.0-7.9 ); il 38% ( IC 95%, 24-60 ) dei pazienti era libero da progressione a 6 mesi.

La sopravvivenza mediana globale è stata di 11.5 mesi ( IC 95%, 7.1 – non-stimabile ).

Il 48% ( IC 95%, 32-74 ) dei pazienti era vivo a 1 anno.

Gli eventi avversi più comuni sono stati: anemia, affaticamento, e rash. Cinque pazienti hanno manifestato eventi avversi di grado 3, tra cui anemia in 2 pazienti, e stanchezza, eruzioni cutanee, e ipotiroidismo in 1 paziente ciascuno.

Questi dati indicano che il blocco di PD-1 con Nivolumab può rappresentare una strategia efficace e sicura in questa popolazione di pazienti. ( Xagena2017 )

Fonte: Lancet Oncology, 2017

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